Chiesa di Santa Maria Maggiore

Originariamente costruita nell’XI secolo, la chiesa di Santa Maria Maggiore a Firenze potrebbe non possedere la stessa grandezza di altre chiese fiorentine, ma è indubbiamente bella. Nel XIII secolo, subì estese ristrutturazioni in stile gotico alla facciata e ai lati; tuttavia, l’esterno mantiene un aspetto relativamente semplice, caratterizzato da mura in pietra e portali coronati da timpani.

Il campanile, un residuo della struttura romanica, resiste ancora, sebbene ridotto in altezza. È interessante notare che presenta una misteriosa scultura di una testa di donna – comunemente nota come “Berta” – incastonata nelle sue mura.

L’interno, restaurato nel XVII secolo, è semplice con una navata e due navate laterali, archi ogivali e volte a crociera. Tra le opere d’arte si annoverano affreschi di Bernardino Poccetti, una Natività di Matteo Rosselli e, sopra l’altare della cappella del transetto sinistro, un pannello in stucco policromo, la Madonna del Carmelo, a lungo attribuito all’artista del XIII secolo, Coppo di Marcovaldo.

Se hai bisogno di un luogo per riposare e/o pregare in pace, questa chiesa lontana dai percorsi turistici è il posto giusto a Firenze.

All’interno della cappella della chiesa, prenditi un momento per trovare la tomba del rinomato studioso e filosofo Brunetto Latini, che un tempo fu mentore di Dante e lo introdusse agli scritti di autori antichi. Latini fu anche una figura prominente nella politica fiorentina, servendo come modello di ruolo influente per il poeta in ascesa, che era profondamente impegnato con la vita politica della sua città.

Dante sicuramente ammirava il suo insegnante e lo teneva in grande considerazione, sebbene nella sua “Divina Commedia“, per qualche motivo non chiaro, collochi Latini nel settimo cerchio dell’Inferno, tra i sodomiti.