Chiesa di San Felice in Piazza

Situata sulla sponda sud del fiume Arno, appena a ovest del Palazzo Pitti, questa chiesa risale al 1066, con un interno distintamente gotico e una facciata rinascimentale attribuita a Michelozzo. Nel 1153, passò sotto il controllo dei Benedettini del monastero di San Silvestro in Nonantola, che decisero di ampliarla a metà del XIV secolo.

Fu durante questo periodo che furono aggiunte le cinque monofore con archi a sesto acuto, ancora visibili sulla parete esterna della chiesa. Anche di questo periodo è l’affresco a lunetta sul sesto altare a sinistra, attribuito al Maestro del Bargello, raffigurante la Madonna con Bambino, San Giacomo il Maggiore, Papa Silvestro e l’abate di Nonantola (circa 1365). La presenza dell’illustre abate benedettino come patrono aggiunge un significativo valore artistico e storico all’affresco.

Gli altari laterali ospitano opere di vari importanti artisti. Tra questi, l'”Apparizione della Madonna a San Giacinto” e “San Pietro Martire” di Empoli, firmati e datati 1595; “Madonna con Bambino” attribuita a Starnina (1409-13); la terracotta policroma “Deposizione” attribuita a Fra Ambrogio della Robbia (circa 1510); “Madonna e Santi” di Ridolfo del Ghirlandaio (1520); e l’affresco “Madonna della Cintola e Santi” di Bicci di Lorenzo.

Le cappelle laterali (create nel XVII secolo) presentano dipinti di Salvator Rosa (quinto altare a sinistra), Jacopo Chiavistelli (secondo altare a sinistra), Ottavio Vannini (dopo il quarto altare a destra), Valerio Marucelli (quarto altare a sinistra), e un affresco di Giovanni da San Giovanni, completato dal Volterrano, che raffigura San Felice che aiuta San Massimo sul settimo altare a sinistra.

Un’opera degna di nota è il dipinto “Ultima Cena” di Matteo Rosselli (circa 1610-1620), che proviene dal distrutto monastero di San Pietro Martire.