Cappella Pazzi

Situata nel cuore e nell’anima del Rinascimento, la Cappella Pazzi è venerata come una delle incarnazioni più pure di questo movimento artistico trasformativo. In un paesaggio urbano dominato da eleganti edifici in stile gotico, la Cappella Pazzi è emersa come una ventata di aria fresca.

Storicamente, Firenze ha svolto un ruolo fondamentale nello sviluppo dell’architettura rinascimentale. In contrasto con le strutture ornate, intricate e irregolari prevalenti durante il periodo, l’attenzione si è spostata verso design geometrici puliti, eleganti e proporzionati, un’estetica che trova la sua espressione nella Cappella Pazzi, progettata dal rinomato Filippo Brunelleschi.

La visione per la cappella fu concepita nel 1429 da Andrea Pazzi, membro della seconda famiglia più ricca di Firenze dopo i Medici; tuttavia, la costruzione non iniziò fino al 1441. Nonostante la scomparsa di Brunelleschi quasi due decenni prima, nel 1460, la cappella fu completata.

Il design generale e le proporzioni geometriche della struttura sono attribuiti alla maestria architettonica di Brunelleschi, anche se una parte significativa della cappella fu costruita postuma. L’iconica cupola sferica sulla struttura quadrata, un tratto distintivo dello stile di Brunelleschi, è una testimonianza della sua influenza duratura, mentre i dettagli intricati dell’edificio riflettono il lavoro di altri coinvolti nella sua costruzione.